Joliemania

"I'm still at heart just a punk kid with tattoos"
Angelina Jolie


Le origini del tatuaggio sono antichissime, basti pensare che ne sono stati ritrovati anche sulla Mummia Otzi (del 3.300 a.C. circa). Presso le culture antiche aveva essenzialmente una funzione ormanentale o religiosa; in occidente era molto diffuso in Egitto e presso l'antica Roma, dove venne vietato dall'imperatore Costantino, a seguito della sua conversione al cristianesimo ("Non vi farete incisioni nella carne per un defunto, ne vi farete tatuaggi addosso. Io sono il Signore" Levitico 19.28').


In tempi più moderni, nella cultura occidentale il tatuaggio fu visto come il marchio di detenuti e delinquenti - ed anche oggi, accanto alla sua originaria funzione ornamentale, mantiene nella nostra società una carica simbolica di trasgressione, di ribellione all'ordine costituito, che - ignota alle popolazioni orientali e oceaniche - gli proviene proprio dalla pregressa identificazione con l'ambiente carcerario.


Anche se ormai i tatuaggi non sono più definitivi ed esistono diverse tecniche per eliminarli, tatuarsi nel'immaginario collettivo è ancora un gesto estremo: l'atto di incidere la propria carne, la volizione di modellare l'immagine di un corpo che, per tutto il resto, ci è dato, è sottratto alla nostra scelta.




Angelina Jolie è una vera maniaca dei tatuaggi: il suo bellissimo corpo ne è cosparso. Quanti tatuaggi ha Angie? Difficile a dirsi.

Partiamo da quelli che non ci sono più.

Il nome di Billy Bob e un drago stilizzato sul braccio sinistro - cancellati, prima l'uno e poi l'altro, dopo la fine del loro matrimonio (pare che il nome di Billy Bob Angie se lo fosse tatuata anche in una parte intima, ma non ci sono prove al riguardo).

Una linea sull'avambraccio destro, oggi sostituita con una scritta in arabo che significa 'the will', la volontà

Una finestra blu, che ha cancellato spiegando
"L’ho fatto molto tempo fa perché ovunque io fossi, avrei sempre voluto essere da qualche altra parte, pensavo di appartenere a qualche altro luogo. Ora sono molto felice di dove sono con la mia vita, per questo ho intenzione di cancellarlo”



Un drago dalla lingua blu, che si era fatta tatuare ad Amsterdam tra i fumi dell'alcool; oggi lo ha coperto con una croce nera di cui Angie è, a ragione, molto orgogliosa: "Quando porto i pantaloni a vita bassa sembra che abbia addosso un pugnale”.

L'oleogramma giapponese di 'morte', oggi coperto.


Quanto ai tatuaggi attuali, oltre alla scritta araba e alla croce nera, possiamo ricordare:

la lettera H sul polso sinistro, in onore di suo fratello James Haven;


una poesia di Tennesse Williams sul'avambraccio sinistro: “A prayer for the wild at heart, kept in cages” (Una preghiera per gli spiriti liberi, tenuti nelle gabbie);

la frase latina Quod me nutruit, me destruit (quello che nutre mi distrugge), sulla pancia;


un disegno tribale nella zona lombare;

un drago stilizzato sempre nella zona lombare;

la scritta 'Know your rights' sulla nuca;

le coordinate, espresse in latitudine e longitudine, dei luoghi di nascita dei propri figli adottivi tatuate sull'avambraccio sinistro;

il numero 'XIII' sul braccio sinistro;

cinque righe verticali in lingua Khmer che, secondo le credenze locali, costituiscono una formula contro la sfortuna.

Una tigre asiatica sulla schiena.



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