Angelina Jolie con Bush? L'ennesima manipolazione mediatica « Joliemania

mercoledì 5 marzo 2008

Angelina Jolie con Bush? L'ennesima manipolazione mediatica

Il nome di Angelina Jolie, lo sappiamo, viene usato dai media per creare notizie, audience, attenzione, rumore. Questo vale per tutti i mezzi di comunicazione in tutto il mondo. Limitando il discorso ai media italiani, lo stesso principio vale per Mediaset e il Corriere della Sera così come per un piccolo blog come Joliemania.

Ma un conto è fare informazione, o tentare di raccontare un personaggio che affascina milioni di persone. Fino a un certo punto credo che sia anche lecito utilizzare la popolarità di un personaggio per aquisire un pò di visibilità. Entro certi limiti.

Un altro discorso è valicare i limiti di quella che dovrebbe essere un'etica minima valida per ogni forma di giornalismo. Totalmente inaccettabile è creare scoop fasulli alterando un fatto, decontestualizzando una dichiarazione, manipolando un'immagine.

Finché si tratta di gossip, finché la bufala riguarda un presunto litigio tra Brad e Angelina o un ritorno di fiamma per l'ex-marito, o fantomatiche foto (taroccate) di Angelina nuda, beh... credo non valga neanche la pena di parlarne. Chissenefrega! La cosa migliore è ignorare, per non dare ulteriore popolarità a chi francamente non se la merita.

Ma quando si tratta di manipolazioni con ripercussioni politiche, mi pare che la cosa sia troppo subdola per non essere denunciata. Ed è interessante rilevare che non sempre un media autorevole adotta principi più etici di un blogger qualunque.


IL CASO

In questi giorni su parecchi siti di informazione è apparsa la notizia: Angelina Jolie appoggia Bush sull'Iraq. La notizia è stata riportata proprio in questi termini persino dal Corriere della Sera, oltre che da una miriade di siti e blog di informazione.

L'articolo alla base di questa clamorosa mistificazione giornalistica, che ha l'unico obiettivo di fare notizia (Angelina con Bush è un pò come l'uomo che morde il cane...), è un editoriale pubblicato sul Washington Post dal titolo Staying to help in Iraq, in cui Angelina Jolie parla degli oltre 4 milioni di profughi iracheni che (come sappiamo tutti, a causa della guerra di Bush) hanno dovuto abbandonare i loro villaggi. Ora l'Onu vorrebbe aiutare questa gente a tornare a casa, in primo luogo per motivi umanitari, e in secondo luogo per non minare ulteriormente la stabilità già precaria dell'Iraq e dei paesi confinanti.

Angelina Jolie, è vero, nell'editoriale non critica apertamente la gestione Bush e soprattutto sostiene che non è ancora il momento per l'America di ritirare le truppe. Prima di andarcene dall'Iraq, dice, abbiamo il dovere morale di aiutare gli sfollati a tornare a casa e garantire all'UNHCR (l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati) che questa operazione possa essere svolta in sicurezza.

Riportando la notizia molti si sono dimenticati di dire che Angelina Jolie ha scritto questo importante editoriale non come Lara Croft, ma proprio come ambasciatrice di pace dell'UNHCR, un ruolo di alto profilo istituzionale e diplomatico che certo non le permette di polemizzare apertamente su uno dei quotidiani più importanti al mondo con capi di stato e governi. Perché l'obiettivo dell'UNHCR è trovare fondi per i rifugiati, non certo entrare nell'arena politica delle elezioni Usa.

Quello che viene detto sul Washington Post non è dunque soltanto l'opinione di Angelina Jolie, ma la richiesta delle Nazioni Unite al governo degli Stati Uniti, formulata tramite una sua ambasciatrice su un autorevole organo di stampa.

Quel che è certo, in ogni caso, è che Angelina Jolie non ha mai dato alcun consenso sui bombardamenti, sulle stragi e sulle torture, su Abu Ghraib e su Guantanamo, sulla devastazione politica, umanitaria e ambientale del Medio Oriente causata da Bush e i suoi amici.

Eppure persino il Corriere della Sera titola

Angelina a sorpresa con Bush

Mi rendo conto che titolare "Angelina con i rifugiati" non sarebbe una novità e dunque non sarebbe una notizia altrettanto succulenta. E, per il Corriere della Sera, non è neppure interessante affrontare seriamente e approfondire il tema dei milioni di profughi che vivono in condizioni disperate tra Iraq, Siria e Giordania.

Ma com'è possibile stravolgere i fatti fino al punto di dire che Angelina Jolie appoggia la politica di Bush in Medio Oriente? E' possibile, credo, soltanto con lo stress da notizia, con l'ignoranza e con la malafede.

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